16 nov 2010

- Passeggiando in 3 dimensioni (Metropolitan Museum) -



Ti guardi intorno e come fossi fina polvere, camminando, ti ritrovi in culture diverse, secoli diversi, stagioni e colori diversi.

E' così strano che l'emozione non cambi rotta nella diversità che adesso mi appartiene.

Da un cavallo bianco, che aizzato da un padrone invadente prende il volo, ad un professore gigantemente in crisi con una generazione così piccola e svagata da non cogliere il valore di un minimo di attenzione...

Ad un musicista di Litra che dietro un sorriso accondiscendente nasconde un diabolico tormento in maschera...

Ad un viso, i cui occhi riflettono la confusione che la mente è ben lungi dal raccontare...A Korean is still sleeping.

Ad un sensuale abbraccio di androgina memoria.

A 3 donne ritratte non per scelta, che mai nessuna ha gli occhi presenti (John Singer Sargent).

Alle suadenti ballerine di Degas; alla The Letter 1865 - Camille Corot. Ballerine, tutù bianchi e nascoste passioni.

A Thomas Couture: "Soap Bubbles".

A Paul Cézanne ed i suoi giocatori di carte.

Ai cipressi e vasi di Van Gogh.

Alla fotografia di Brassai: Giornata di pioggia agli Champs Elysées.

A Turner con il suo Fisherman at Sea.

Storie e vite che attraversando il tempo non lo intaccano, bensì lo riempiono di speranza per chi di arte non può fare a meno.
kriticadellaragione.blogspot.com


(Stefano)

(Marlene Kuntz)(12 - e poi il buio) by valerio_31

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