20 feb 2013

- iVote -



Questa volta no.
Non venitemi a dire che non sapete per chi voterete. O addirittura che non voterete. Perche’ tutte le alternative sono uno schifo. Perche’ la politica e’ tutta uno schifo.

Questa volta la scelta c’e’. Ed e’ ampissima.

C’e’ il solito venditore e cabarettista bollito ma mai mai domo, che ancora oggi (meglio di chiunque altro?), riesce ad incantare e imbambolare una parte del paese nonostante 20 anni di promesse non mantetute. Leader forte e mai in discussione dai suoi, e questa e’ la sua forza ma forse anche la sua debolezza.

C’e’ il professore, forse il piu’ preparato di tutti, che salendo in politica ha rinunciato a un’elezione al Quirinale quasi certa (anche se di certo in questi ambienti c’e’ ben poco, ma Ciampi aveva avuto un percoso identico), dimostrando il coraggio di cimentarsi in un ambito che non e’ forse quello a lui piu’ congeniale (il confronto con le masse). Critica legittima gli viene avanzata sull’essersi associato alla premiata ditta dei morti viventi che sono Casini e Fini. Ma nessuno e’ perfetto.

C’e’ il partito che ha guidato l’innovazione della politica in Italia negli ultimi anni. Che crede prima di tutto e piu’ di tutti nel dialogo che a volte viene presentato, per necessita’ di cronaca, come scontro o litigio. Che a volte magari e’ anche scontro e litigio, ma questo non e’ necessariamente negativo. E’ guidato da Bersani e non da Renzi, ma cosi’ hanno deciso i suoi elettori. E soprattutto con Bersani c’e’ anche Renzi con le sue idee e le sue battaglie. (Ma poi cosa vi ha fatto di male sto povero Bersani?)

C’e’ il movimento che ha cavalcato l’onda dell’antipolitica. Partito da un blog e guidato da un comico ma che e’ sceso nelle piazze ed e’ cresciuto nel tempo. Questa e’ la sua prova piu’ difficile. Gli elettori gli daranno fiducia e gli eletti dovranno dimostrare che fare le cose in modo diverso e’ possibile. Mi spiacerebbe fallissero per tutte le persone che ci hanno creduto.

C’e’ Oscar Giannino. O forse c’era. Ma perche’ una persona anche autorevole che ha come titolo di studio un diploma deve millantare 2 lauree e un master a Chicago? Archiviato lui, teniamo pero’ come buono il suo movimento che vanta persone preparate e anche con spirito (una oggi ha girato con la sua laurea in architettura per far vedere che la sua era vera).
E poi c’e’ Ingroia. Lui non l’ho seguito piu’ di tanto. Un nuovo Di Pietro? Non ce ne bastava uno?

La scelta c’e’. Ed e’ ampissima.
Non fare il pigro. Domenica e Lunedi’ vai a votare. La differenza la puoi fare!