Cuba è un viaggio nello spazio (banale? Forse… ma è bene sottolineare che si può anche viaggiare da casa propria… chiudendo gli occhi… leggendo un libro… guardando un film), nel tempo (sia perché l’isola sembra essersi fermata alla rivoluzione del ’59, sia perché i giorni sembrano scorrere più lentamente) ma soprattutto nell’anima (o forse sarebbe meglio dire nell’animo umano).
Cuba è il caos dell’Avana
E la tranquillità della valle di Vinales.
Cuba è la rivoluzione per dare libertà
E la dittatura che toglie libertà.
Cuba è la bellezza delle auto d’epoca
E l’aria irrespirabile emata dai loro tubi di scappamento.
Cuba è il ritmo frenetico e sensuale della salsa
E il totale relax in spiagge paradisiache.
Cuba è aragosta, mojito e pina colada
E yucca e cetrioli, riso e fagioli.
Cuba è Che Guevara
Anche se era argentino.
Cuba è Josè Martì
Ed in ogni città ci sarà un monumento o una strada a ricordartelo.
La Cuba dei cubani è molto diversa dalla Cuba dei turisti (e la differenza non è teorica ma assolutamente pratica: vedi moneta nacional vs. peso convertible e autobus viazul vs. astro). Questo rende ancora più difficile il già arduo compito di comprenderla per chi la visita da turista.
Non è facile trovare risposte a Cuba.
Però le domande sbocciano come fiori a primavera.
E non è forse questa l’essenza del viaggio?
Chan Chan - Buena Vista Social Club by Olliewilliamskriticadellaragione.blogspot.com
(Mattia)
(Mattia)
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