Capitolo Nono:
La nostra guida
Jeff mi ha appena ricordato che non ho presentato Boom, il sesto componente della nostra band. Lo conobbi a una pizza di compleanno in terza liceo. Era seduto accanto a me e scoprii che ascoltava la mia stessa musica. Intendo gli stessi cd. Questo perché andava a scuola nella classe accanto a quella di Stone e li scambiava con lui (cioè con i miei). Stone non c'entrava nulla quella sera. Nella mia città una scena del genere non è poi così strana. Per quanto sia abbastanza grande, esiste una legge non scritta che dice che è impossibile non avere almeno un paio di conoscenze in comune quando incontri una nuova persona. Boom è sempre entusiasta di qualsiasi proposta gli fai, ma è tendenzialmente inaffidabile. Se vuoi che venga devi dirglielo all'ultimo, altrimenti se ne dimentica. In questo caso, avendo organizzato tutto in tre giorni a cavallo dei nostri orali, non poteva dimenticarsene. Era ovviamente entusiasta. Però alla fine decise di lavorare. C'è chi parte subito dopo l'esame e passa l'estate della maturità in giro per l'Europa. E c'è chi la passa a lavorare perché ha deciso di trasferirsi a settembre.
“Parti con la cosa più triste che ti viene in mente e ti conquisterai la simpatia dei lettori. Dopo di che sarà una passeggiata, credi a me.” Questo è il consiglio di Denise a Hollis Mason. “Sotto il cappuccio” inizia con la Cavalcata delle Valchirie ed è un ricordo triste per Hollis Mason. Ma questa è decisamente un'altra storia. Beh… non credo che la storia dell'estate di Boom riesca ad entrare tra le cinque cose più tristi che mi possono venire in mente (anche perché temo che Boom abbia lavorato alla maniera di Mike). E se vogliamo essere pedanti questo non è neanche l’inizio. Però...
Punto primo. Non è triste voler scappare dalla città in cui sei nato e che ti ha cresciuto? Boom e Alex subito dopo la maturità. Io un paio di anni dopo. Detto con parole di Bob Dylan, la scelta di andarsene deriva dalla consapevolezza che: “Ci deve essere una sorta di via fuori da qua”. Grande canzone, anche se la mia versione preferita è quella, quasi irriconoscibile, della Dave Matthews Band. Ci deve essere una via fuori da una città in cui ogni volta che incontri una persona nuova scopri di averne già sentito parlare da qualcun altro. Ci deve essere una via fuori da una città per un ragazzo che a 19 anni sostiene di averla già vissuta tutta. Ci deve essere una via fuori da una città che forse non ha tutti i difetti della Dublino di James Joyce, ma è altrettanto paralizzata. Una città piena di tante Eveline. Una città in cui le persone vivono prigioniere della loro routine. Non sono in molti a pensarla come me. Non sono in molti che sono partiti. Sono pochissimi quelli che sono tornati. Non sto assolutamente rinnegando le mie origini. E' sempre un piacere tornare a casa, ma, a volte, è anche un sollievo riandarsene. Sfide nuove e stimolanti attendono il ragazzo che vuole maturare, alla ricerca dell'indipendenza. Sfide nuove attendevano Boom e Alex. La sfida che attendeva noi era “ma dove dormiremo stanotte a Madrid?”
Punto secondo. Non è forse vero che un viaggio teoricamente inizia quando uno legge la guida? A pagina 56 è descritto quel luogo. A pagina 8 c'è quella foto. Ci si immagina in mezzo a fotografie scattate da altri. Si pianifica l'itinerario seguendo le indicazioni e i suggerimenti. Si leggono le informazioni su ostelli, ristoranti, cucina, tradizioni... E se io ho iniziato a leggere la guida durante il volo Fiumicino - Barajas, c’è qualche problema? Se c’è, io non lo vedo affatto.
Ecco cosa diceva. “Barcellona, Madrid e Siviglia hanno la reputazione peggiore per quanto riguarda furti e scippi... possono avvenire nelle zone più frequentate dai turisti... alcuni ladri operano in gruppo e non si fanno scrupolo di agire in pieno giorno nei luoghi più affollati… purtroppo la polizia non è molto presente e in genere mostra un atteggiamento piuttosto indifferente… in spiaggia qualsiasi oggetto potrebbe sparire in un attimo non appena voltate le spalle… i ladri conoscono molti modi per sottrarvi il portafoglio... c’è quella della soluzione lattiginosa gettata sul malcapitato da un balcone: immediatamente si fa avanti qualcuno per pulire quello che sembra l’escremento di un piccione. In genere la vittima, seccata per lo spiacevole incidente e alle prese con i fazzoletti di carta, non si rende conto che il contenuto delle proprie tasche sta prendendo il volo… non fermatevi lungo la carreggiata se qualcuno da una macchina che vi passa accanto vi fa segno che la vostra automobile ha qualcosa che non va: può succedere infatti che, mentre voi siete intenti a ispezionare la parte posteriore del veicolo insieme alla persona che vi ha avvertito, un suo complice vi derubi di quello che avete nell’abitacolo… Ci sono stati casi di gomme forate nelle piazzole di sosta da persone che poi hanno seguito e “aiutato” la vittima che si era fermata a cambiare la ruota… sono prese di mira soprattutto le auto noleggiate… nelle zone centrali di alcune città ci sono molte persone che svolgono la “professione” di parcheggiatori abusivi; se non riuscite a evitarli, pagate loro qualcosa per scongiurare il pericolo che vi graffino o danneggino l’automobile non appena ve ne siete andati…”
Ma in che razza di posto stavamo andando?
kriticadellaragione.blogspot.com(Roberto)
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