Cinque anni.
Quante cose che sono cambiate in cinque anni.
Cinque anni.
Ho fatto in tempo a diplomarmi e ad iniziare l'università, ho fatto in tempo a traslocare due volte, prendere la patente. Ho scoperto il senso del divertimento e la fatica del lavoro.
Ho fatto in tempo a conoscere davvero il valore delle persone della mia famiglia, il valore degli amici, umani e non, veri e finti, il valore dei soldi, il valore del saper vivere la propria età, il valore della coerenza, della responsabilità, del rispetto, della riconoscenza.
Ho fatto in tempo ad innamorarmi, innamorarmi davvero di una persona unica, l'unica che, da sola, sapeva fare un senso alle mie giornate. Ho fatto in tempo a buttare via tutto, senza, forse, accorgermi di aver fatto la più grande cazzata della storia dell'umanità.
Ho fatto in tempo a sbagliare, sbagliare molto.
Ho fatto in tempo a rimediare spesso, ma poche volte ad imparare dai miei errori.
Ho fatto in tempo a fare un piercing, quattro tatuaggi, leggere centinaia di libri, vedere centinaia di film, prendere e dare decine di pugni, rompere un paio di skateboard, sfasciare due macchine, cambiare parecchi lavori, visitare otto stati, vivere e risolvere centinaia di situazioni improbabili e distruggermi troppi neuroni.
Ho fatto in tempo a vedere amici andarsene, chi in senso figurato chi in senso fisico.
Ho fatto in tempo a ridere migliaia di volte e piangere troppo poche, svegliarmi con pensieri orribili in testa e andare a letto con fantasmi ancora peggiori.
Ho fatto in tempo a struggermi e distruggermi per quelle domande che non ho mai potuto farti e che mai potrò, perché, mamma, cinque anni sembrano tanti, ma in realtà sono fottutamente pochi.
kriticadellaragione.blogspot.com
(Peg)
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