19 ott 2010

- Apologia del compromesso -

(Ken Moody and Robert Sherman, 1984 - Robert Mapplethorpe)

Una delle discussioni più frequenti quando ci si accinge a chiudere il capitolo universitario per entrare nel mondo del lavoro – o semplicemente tra giovani che non hanno ancora trovato la propria strada – è “fare quello che ci piace vs. fare quello che ci fa mangiare”.

Ho usato il “vs.” perché mi pare che quella sia l’idea dominante: che le due opzioni siano alternative ed incompatibili. Io non la penso così! Credo che una convivenza tra le due possa e debba esserci.

È giusto provare a fare quello che ci piace.

Ma è anche una gran qualità quella di riuscire a farci piacere ciò che facciamo.

È bene perseguire i propri sogni.

Ma è anche necessario accettare i compromessi che la realtà da cui partiamo ed il nostro essere animali sociali ci impongono.

Il compromesso è spesso visto come vendere l’anima al diavolo… tanto che nell’uso comune si dice “scendere a compromessi”.

In realtà, esso è alla base del nostro vivere (e sopravvivere!).

Compromesso è alzarsi la mattina alle 8 per andare a lezione (o a lavoro), quando vorremmo rimanere a dormire ancora per qualche ora.

Compromesso è dire “no all’estero non ci vado, anche se farei il mio bene, perché questo è il mio paese e questo è il momento di fare qualcosa per migliorarlo”.

Si ha un compromesso ogni qual volta si rinuncia a qualcosa per ottenere e realizzare qualcos’altro che riteniamo più grande e importante. Dunque (certo) può assumere una connotazione negativa (quando la rinuncia riguarda dei codici etici e morali) ma è solo una faccia della medaglia.

Premesso che siamo noi a scegliere quali compromessi accettare e quali non accettare (e che ci sono compromessi che non si possono accettare!), è un illuso chi addita e accusa il compromesso come male supremo del nostro tempo. Probabilmente ancora crede che la chiave della felicità sia fare tutto ciò che si vuole.

Io non so dirvi quale sia la chiave della felicità ma posso garantirvi che sono stato felice quando, grazie a rinunce e sacrifici (dunque a compromessi), ho raggiunto vette che mi erano sembrate irraggiungibili.

(M.Tarizzo)

Oasis - songbird by Un Kritico

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