6 set 2011

- Una serata di fine estate -


Ieri sera abbiamo voluto fare i bravi cittadini.


Ci siamo messi d’accordo nel pomeriggio, abbiamo trovato le informazioni necessarie e soprattutto non abbiamo tentennato ma semplicemente lo abbiamo fatto.

Con la nostra vespetta ci siamo addentrati in una parte di Milano che raramente percorriamo… giunti a destinazione, abbiamo fatto due passi e ci siamo coccolati con una birra rigorosamente rossa… poi ci siamo seduti…

“la sfida e’ far dialogare innovazione e tradizione, non presentarle come antitesi come accade oggi”

“la questione generazionale non riguarda solamente una parte del paese”

“nel passato, per troppi anni ha fatto carriera chi era sempre d’accordo”

“bisogna saper distinguere tra chi pone un problema politico e chi cavalca l’antipolitica”

“l’uguaglianza dovrebbe essere intesa come un sinonimo di concorrenza leale”

Ebbene si! Non abbiamo fatto nulla di stravolgente, abbiamo semplicemente partecipato ad un dibattito… un dibattito sulla citta’, i giovani, la politica ed il paese.
Pero’ non e’ forse dalle piccole cose che si comincia?

“Discorsi gia’ sentiti” ha bofonchiato qualcuno alla fine dell’incontro.
Forse e’ cosi’, pero’ io qualche cosa a casa credo di essermelo portato.

E’ la consapevolezza che la nostra generazione non e’ senza speranza come molti credono. La nostra generazione si trova fronteggiare una sfida (che e' anche un'opportunita') impegnativa ma che puo’ essere vinta (ma soprattutto deve essere giocata): “dimostrare al mondo che un cambiamento deve e puo' esserci”

Il mondo appartiene a chi fa qualcosa per migliorarlo!
…e si comincia dalle piccole cose

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