17 feb 2011

- loro e NOI -



Checché ne dicano loro questo paese non è da buttare.
Checché vogliano farci credere questo paese ha molte altre cartucce da sparare, molta altra energia da sprigionare.

Chi sono loro? Non mi interessa!
Mi interessa invece chi siamo noi.

Noi siamo quelli che tra fare una cosa in più e una in meno… ne facciamo due in più.

Noi siamo quelli che credono ancora che tutto possa cambiare… e questa volta non perché rimanga come è… e questa volta perché sia diverso, ma migliore.

Noi siamo quelli per cui le parole famiglia, amicizia e amore, giustizia e merito, libertà e uguaglianza hanno ancora un significato che va oltre il loro utilizzo retorico …

Noi siamo quelli che vivranno il futuro… e che quindi un po’ ci piacerebbe disegnarcelo…

***
Il giorno in cui smetteremo di credere che lavorare duramente paga e che questo benedetto paese possiamo rimetterlo sulla giusta carreggiata (magari a piccoli passi, un passo dopo l’altro)…

Il giorno in cui inizieremo a credere che la felicità sia sinonimo di benessere effimero e materiale e che la scala di valori che governa il presente non possa essere ribaltata domani…

Ebbene, quel giorno, loro avranno vinto.

Il bello però è che la partita è tutta nelle nostre mani: sta a noi, e solo a noi, decidere che quel giorno non verrà mai… sta a noi, e solo a noi, decidere di non diventare come loro.
kriticadellaragione.blogspot.com
(Mattia)
 
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5 commenti:

  1. ...e credo che questo vostro blog sia un tentativo di disegnare il nostro futuro, almeno attraverso lo scambio di idee

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  2. che bella fotografia Mattia, e mi riferisco sia alla fotografia che alla foto che questo testo fa di questo momento di questo istante, di questa generazione. Carpediem.

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  3. E’ molto bello quello che scrivi, però, buffamente, la prima cosa che mi è venuta in mente leggendoti è stata la parola utopia, in una bella definizione dello scrittore Eduardo Galeano:
    “L'utopia è come l'orizzonte: cammino due passi, e si allontana di due passi. Cammino dieci passi, e si allontana di dieci passi. L'orizzonte è irraggiungibile. E allora, a cosa serve l'utopia? A questo: serve per continuare a camminare."

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  4. Thanks Mattia, disegnamocelo sto futuro! ;-)

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  5. peccato che... il resto del mondo dorma.
    Che una folta percentuale sia assorta nei pensieri materialisti, nella falsa-vita disegnata e strategicamente architettata da chi (piu in alto)tiene il potere mediatico.

    Tu, DISTRAITI a guardare uomini e donne, il grande fratello!!! L'unica cosa a cui devi pensare.. è IL GOSSIP...le minchiate.

    SOPISCITI IN QUESTI PENSIERI stupidi e futili. Così diventerai cieco. E chi ha il potere, ti avrà distratto da cosa VERAMENTE è importante. LA VITA!!!!!

    la vita, la dignità, il benessere INTERIORE..


    Però se pensiamo a questo, smettiamo di comprare, di guardare tv, di fare andare avanti il consumismo.


    A LORO NON CONVIENE CHE NOI PENSIAMO..a loro conviene che NOI COMPRIAMO, e che guardiamo uomini e donne.

    IL CONSUMISMO, MATERIALISMO, e il potere... è questo CHE MANOVRA IL MONDO!!!!!!!!!!




    ma finchè dormiamo... TUTTO CONTINUERà A PEGGIORARE

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