5 gen 2011

- New Generation -

(Skateboarder - L.A. 2009 - Filippo)


Siamo nati negli anni 80, giusto in tempo per perderci gli anni più interessanti e floridi della storia dell’umanità. Abbiamo inconsapevolmente barattato gli anni della libertà, dell’amore libero, del rock 'n roll, delle manifestazioni, dei veri ideali, della fiducia nell’uomo con facebook, Lady Gaga e Barbara D’Urso.
Abbiamo vissuto il tramonto dell’età dell’oro per ritrovarci nell’età delle perenni crisi. (Cristo da quando sono nato c’è sempre sta cazzo di crisi!!)

La nostra generazione è così sfigata che non ha nemmeno un nome. Gli hanno affibbiato il titolo di generazione 1000 euro per descrivere le grandi speranze insite in noi neolaureati. Per motivarci meglio, avrebbero potuto chiamarla anche generazione senza-pensione, generazione tu-la-casa-non-te-la-puoi-comprare-barbone o generazione bimbominkia (i bimbominkia sono quelli che nn utlzzn le vcl ngl sms o che credono che i Tokyo Hotel siano all’apice dell’evoluzione musicale).

Purtroppo non sapevamo quello che avremmo perso, finché non l’abbiamo davvero perso. E di tutto quel  lontano paradiso atavico non ci rimane che qualche tiepida rimembranza assopita.
 
Non avevamo l’Iphone, lo smartphone o un cazzutissimo phone, quindi monopolizzavamo il telefono di casa per parlare con gli amici del cuore.  Siamo stati gli ultimi ad utilizzare i gettoni e le schede telofoniche. Guardavamo  tutti i cartoni di Bim Bum Bam e ancora ci stiamo chiedendo come facesse Puffetta a soddisfare l’intero villaggio dei Puffi. Barbie non si truccava da mignotta ed era fidanzata con Ken. 

Siamo l'ultima generazione che ha giocato con le biglie, al lupo, a un-due-tre-stella, che ha creato abusi edilizi con i mattoncini del Lego  o che si è emozionata nel produrre bolle colorate con il Crystal Ball; allo stesso tempo siamo i primi ad aver giocato coi videogiochi (rigorosamente in 2d) sulle prime mitiche consolle. 

Andavamo a scuola con cartelle dell’Invicta che raggiungevano il peso di Moira Orfei e magari ce la tiravamo con i nostri compagni per il nuovo Discman Sony con sistema antishock incorporato. Peccato che dentro girasse il cd dei Five, delle Pornoriviste o di Gigi D’Ag (ora si capiscono molte cose no?).


Siamo stati fortunati perché a differenza dei pivelli brufolosi del giorno d’oggi la nostra vita era fuori dalla nostra camera e dalla nostra casa. Là fuori c’era la libertà!. Gli amici erano  5 non 762 ed erano in piazzetta ad aspettarti e non “online”. La felicità era sudare al parchetto tirando i calci ad un pallone, e non stare a casa a giocare come un ebete a Iss Pro. Le ragazze si baciavano giocando a bottiglia o nelle gite di classe e non si flirtava in chat con :D ;) XD o <3


Sono cambiate un sacco di cose.

Ma fortunatamente la nostra generazione sfigati-sì-ma-non-troppo potrà raccontare ai nostri increduli nipoti che, in un passato non troppo remoto, i ragazzi erano in grado di divertirsi anche senza un pc, un mouse e una connessione a internet. kriticadellaragione.blogspot.com

(Pippo)

(Colonna sonora in ricordo della prima squinzia delle medie) 

Pornoriviste - Come piace a me by Un Kritico

3 commenti:

  1. Tu non sei ancora neolaureato ;-)

    il passaggio "Abbiamo inconsapevolmente barattato gli anni della libertà, dell’amore libero, del rock 'n roll, delle manifestazioni, dei veri ideali, della fiducia nell’uomo con facebook, Lady Gaga e Barbara D’Urso" mi ha fatto ridere anche se un po' pessimista come al solito...

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  2. Davvero un gran bel pezzo!Scritto anche molto bene..
    Piacevole scoperta questo blog ;)

    grande Pippo!
    NC

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  3. Che figata sto post... ogni frase è una figata... grandi...me lo rileggerò spesso credo.
    Sarebbe bello stamparlo in un quadretto.
    Magari un quadretto elettronico multimediale di ultima generazione. ;)(£"UY$)R£HRR)(/$"Y(£)="u48907280957 :P

    un '86.

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