7 gen 2011

- Venerdi' -


Quando ancora ero studente ;-) Ora potrebbe essere di Sabato o Domenica!
Mi piace il venerdì perché è l'unico giorno della settimana in cui mi fermo per qualche ora.
Stacco il cellulare, chiudo il computer...e mi siedo al mio tavolino blu, vicino al termosifone e alla finestra.
Apro l'agenda e mi pongo la domanda: cosa è cambiato nell'ultima frenetica settimana?
Provo a far convergere tutto ciò che mi è accaduto in poche macro-classi di pensiero, in modo da farle evolvere... le macro-classi... da farle crescere con me...
In altre parole, provo a razionalizzare e a sintetizzare le esperienze che ho vissuto e i dialoghi che ho intrattenuto - e che mi hanno intrattenuto - in pochi punti che segnino l'evoluzione del mio pensiero - e dunque mia - nella settimana trascorsa.

Mi piace fermarmi...
Mi piace fermarmi a riflettere...
Mi piace fermarmi a riflettere sulla mia vita e su chi sono!

Eppure quando mi fermo, dal retro della mia mente (inglesismo), un inaspettato ospite fa la sua scomoda comparsa.
E' la paura. Non una paura imminente e in atto ma una paura velata e in potenza. E' lì, in agguato, pronta a prendere il sopravvento non appena abbassi anche di poco la guardia.



Una cosa non mi è ancora chiara. Paura di che?
kriticadellaragione.blogspot.com

1 commento:

  1. Bella la tua abitudine del venerdì, dovrei fermarmi e fare lo stesso ogni tanto, è da talmente tanto che non scirvo!!
    La paura che ti prende non è forse la paura dell'avvenire? magari dopo aver razionalizzato ciò che è stato sei inconsciamente spinto a pensare a ciò che sarà..
    Io nella mia testa questa sensazione la definisco angoscia, ma forse è solo una sfacettatura dello stesso sentimento.

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